In ‘Decanto’ ritornano temi cari all’autore come l’amore e l’infanzia, ma vi è anche un verseggiare che vuole essere un viaggio in se stesso, alla ricerca del suo io più profondo. Vi sono riferimenti al quotidiano “E poi ancora sghignare della scuola,/ della Gelmini, di lady Renzi,/ dei Fioroni e di una mezza Giannini” e ai disagi dei giorni nostri “Arridere al mio pre-cariato/ dondolante caduto incollato incapsulato”.
Ma, nonostante questa varietà di temi affrontati in questo agile libretto, ritorna sempre e prepotentemente la vita, poiché è sempre centrale l’uomo che vive con entusiasmo e con una sottile ebbrezza, ogni singolo giorno della sua esistenza.
La poesia finale di questa silloge è l’acrostico del celeberrimo motto latino “In vino veritas” che ci ricorda quanto la vita sia profondamente legata ai ricordi, a tutto ciò che nel bene e nel male segna il nostro vissuto incrostandosi nel cuore e nella mente.