From Cerchi e polsi (Ladolfi 2019) on Poesia del nostro tempo

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Una notizia avevo
rinchiusa sotto le unghie.
Mi abbottonavo il colletto senza smania
aggrappando le dita all’ultima asola
che lasciavo aperta.

Dalla punta dei capelli
parole e nient’altro
cadevano sulle spalle
e le spazzavo via.

La notizia chiedeva una me elegante
annunciatrice confusa
degna solo del segreto
di custodirla.

Sotto le unghie faville di intuizioni:
crescono insieme ai capelli
che sulle spalle
piantano parole.

 

 

*

Osservo obliqua il versamento
lucido del fare ognuno
il suo essere.
Sono obliqua
nel sanguinare storta
nella cornice che argina

gesti di lettura orizzontale
dalla tua prospettiva.

Non posso muovermi
nel rettangolo che fa
che io piova su me stessa
direzionata verso il contrario.
Verticale sarà il versamento
per gravità fino alla base.

Leggerò dal basso
gesti perpendicolari.

*

Se esiste un profilo del silenzio
dalla fronte al mento
mi limitavo a tracciarlo con le dita,
annodarlo come elastico.

Nella penuria di consistenze
in apnea masticavo caramelle dure.

Attendo di essere annodata
dalla fronte al mento
proprio mentre attendo.