Ancora, se avessi inquadrato anche dosi di quel misticismo di cui sopra, ma nella sua eccezione meta-religioso, e avendo rintracciato comprovanti cartelle cliniche, potremmo riconoscere a Simone Cattaneo la grandezza almeno del nostro Alfonso Guida. Più evidentemente la condizione d’una considerazione tutt’ora ingiusta; epperò Guida non ama Rimbaud; mentre a rivedere l’acuto Giorgio Anelli qui Simone Cattaneo tocca proprio Jean Nicolas Arthur Rimbaud.
La cura e il tatto col quale Giorgio Anelli ha spiegato la materia di Cattaneo fanno di questa pubblicazione uno dei pochi validi e sinceri riconoscimenti al poeta Cattaeno, che vediamo e sentiamo anche attraverso quella speciale foto. Un’immagine ferma e un’immagine da non fermare proprio più.
Nunzio Festa

