Ecco: il libro, che non è un’immacolata concezione, viene da Giovanni Peirone, È stato concepito da questo quasi anziano signore.
Che è albisolese, ma vive da tanto tempo a Porto Maurizio. Terra di Boine sfiorata dal vento largo di Biamonti, non lontanissima – ma un po' lontana sì – dalla Spotorno di Sbarbaro. Siamo a ponente. Dopo Porto Maurizio c’è Marsiglia, dopo Marsiglia Gibilterra e l’Atlantico.
I sonetti, gli acrostici di Peirone sono l’Atlantico sconfinato perché niente è più sconfinato di ciò che ha un metro, un ritmo, un obbligo. Il sonetto è sconfinato. La rima evoca indefinite possibilità. Come l’acrostico. Nell’acrostico anneghi, se non stai attento. Lì le onde sono alte (dalla prefazione di Gianni Priano).
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