Nella sua misura sospesa e mai conchiusa, nella determinatezza e unità degli accordi d’infinito, risiede il senso vero e nobile della poesia di Ricchi.
Tutt’accanto la ricerca della forma infinita con il contenuto d’infinito incontra l’immagine più giusta nel carattere della saldezza come pure della finitezza vera e propria.
In fatto, dall’infinito e dall’astratto il segno discende sulla materia, poi però si volge determinatamente a suscitare la vita interiore e quella esterna, il flusso deperibile dell’esistenza ma anche e insieme la sua capacità di riportare sensorialmente al divino (Gualtiero De Santi).
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