Sono i mesi che precedono la fine della dittatura e la Romania, dove si svolge prevalentemente la storia, sembra esser caduta in una faglia che divide il vecchio mondo totalitario dal sogno occidentale. Parallelamente anche Nicole si trova in un vuoto tra adolescenza e maturità dal quale non riesce a uscire, e forse neppure sa di dover uscire.

Gli strascichi lasciati dal regime hanno effetti complicati da superare e, mentre il Paese fatica a decollare verso un assetto nuovo, in modo analogo, le sciagure attraverso le quali è passata la famiglia della ragazza hanno sul suo mondo emotivo un potere paralizzante. Fortemente lusingata per la sua non comune avvenenza, ma a tratti ossessionata dalla tragica fine della madre, Nicole sembra a tratti rifiutare di diventare adulta. Ogni sua mossa la rivela come una donna che ha bisogno di ricevere protezione e non è in grado di darne. Dopo l’improvvisa sparizione del padre, tenterà infatti di incamminarsi sulle sue tracce, ma non esiterà ad affidare i fratelli minori a un orfanotrofio e praticamente a dimenticarveli. Fondamentale l’incontro con Maria Fianu, un’anziana speaker della radio rumena che cercherà di farle da madre; determinante, ai fini della sua crescita, il rapporto con un affascinante e maturo industriale nel corso di una lunga permanenza in Italia.

Indovinata, addirittura necessaria, la scelta dell’Autore di raccontare la vicenda in prima persona: il resoconto onesto di una storia vera, la fotografia di eventi che si sono svolti in quel modo e che – nelle circostanze psicologiche e storiche – solo in quel modo potevano essere raccontati.

Recensioni:

Videointervista su EspansioneTv

Recensione su Il Borghese

Recensione su Corriere Letterario

Recensione su La Voce di Mantova

Recensione su Il Giorno

Recensione su Il Cittadino

Recensione su Corriere di Como

Presentazione alla Biblioteca Ambrosiana

Recensione su Libertà

Recensione su La Libertà 15/09/16

Recensione su Libertà 14/11/16