La narrazione drammatica di Vincenzo Arnone rievoca, con accenti appassionati, la figura del predicatore che sconvolse la vita politica e religiosa di Firenze.
Ambientato tra il 1490 e il 1498, il testo mette a confronto l’opera religiosa e profetica del Savonarola con i segni del male e della corruzione. L’attenzione dell’autore si posa sulle drammatiche scelte del frate: fedele al Vangelo e alla Sacre Scritture, cosciente del dovere morale di predicare e spettatore non indifferente dei peccati sociali che coinvolgono il popolo e i governanti (Andrea Fagioli).
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