Le storie sono intrecciate dal filo rosso della tensione psichica, dell'inconscio come furore interiore dell'individuo nella veglia, del mare come proiezione di un mondo altro dal quale tutti proveniamo e al quale siamo comunque destinati a tornare.
La prima parte è costituita da novelle di stampo gotico marinaresco, con i topoi che raccontano di naufragi, navi fantasma, vascelli contaminati da belve feroci. La seconda parte è invece una ridda di proiezioni di ciò che vive dentro l'anima di un uomo, sempre con un rimando al mare magnum dello sconosciuto che vive dentro l'essere che definiamo civilizzato e cammina al nostro fianco.
Fantasmi, paralisi nel sonno, paura e allegorie, ma anche soluzione ed esalazione di quei problemi e nodi che tanto ci agghiacciano e trattengono nella vita di tutti i giorni, impedendoci di agire, e di risolverci, come imprigionati in un eterno ruolo da Oblomov o Amleto.
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