Credo che la poesia di Laghi Pasini sia tutta in questo “abbandono”, in questa attesa fiduciosa, al suo farsi strumento di ascolto di segnali, ai quali mai si oppone, segnali che accoglie come doni a lui stesso inesplicabili (Pupi Avati).
Il tema di questo Album del Venti è di quelli capitali, nientemeno che il destino dell’uomo sulla Terra, declinato in due sezioni, Prima del fuoco di quindici testi e Fuoco e oltre di cinque. Il discrimine è la pandemia in cui siamo ancora immersi, ma già prima erano ben evidenti, per chi sapesse osservarli, i segni di una deriva forse irreversibile (Davide Puccini).
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