Colpisce, nella poesia di Davide Puccini, l’atteggiamento fiducioso che l’autore nutre nei confronti del mondo, guardato con una curiosità e un’empatia che non gli fa escludere nulla dei moti della vita.
Animali diversi ed altri versi esibisce fin nel titolo la tensione sonora e la ricercatezza espressiva del dettato poetico di Puccini, rigorosamente scandito in endecasillabi e settenari, ma volti a una levità prosastica – sull’esempio di maestri come Silvio Ramat o Giovanni Raboni – che li rende quasi inavvertiti, a volte invisibili: eppure, è proprio questa l’impalcatura necessaria, senza la quale lo sguardo e il pensiero poetico dell’autore non potrebbero agire (dalla prefazione di Giancarlo Pontiggia).
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