La raccolta poetica di Simone Zafferani si presenta come un vertiginoso sguardo sull’abisso dell’epoca contemporanea che nella tensione dello sviluppo è incapace di strutturare strumenti e modalità di un percorso finalizzato a ritrovare linee di senso e di azione.
Nel superamento del lirismo romantico e decadente, Zafferani si pone come coscienza critica di un’epoca di trapasso, di tentativi ed errori tra un passato non più in grado di fornire modelli di interpretazione e di soluzione ed un futuro assolutamente incerto, testimoniando che il “novecento” sperimentalista e decadente ha lasciato finalmente posto ad una poesia “a misura d’uomo” che si propone di parlare degli eterni problemi che lo assillano e che ogni epoca deve affrontare da capo.
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