Una raccolta poetica in cui l’autore, attraverso i paradigmi classici delle divinità elleniche, legge in controluce le vicende tutte umane della tensione fra la strutturalità della vita etica e l’occasionalità della vita estetica. Un conflitto che, nella «serietà, la pazienza e il travaglio del negativo», riconquista all’ethos un più alto e consapevole primato nella scelta fra i piaceri dell’uomo e libera il soggetto dalle inquietudini della contraddizione; fra le cui procelle, la poesia rimane il luogo più augurabile della confessione e della più intima e aerobica compagna per chi veleggia nel mare dell’esistenza.
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