Crasi che unisce i termini “istante” e “incantesimo”, L’istantesimo cerca di fermare su carta l’immediato con l’imperfetta freccia della poesia. Come per tutti gli sbagli ambiziosi, il fallimento che ne scaturisce è così intenso da sostituire l’oggetto d’amore.
Lontano dal peso vincolante della Storia, che è sempre postuma, e della Storia dell’Arte, gravata dal concetto di rappresentazione (e di rappresentanza), l’istantesimo insegue l’immediato col retino della sensazione, laddove forse solo il mistico riesce ad afferrarla (nel momento in cui cade in abbandono dimenticandosi di sé).
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