Il lettore troverà in questo libro un ampio spettro di quanto la migliore poesia italiana ha realizzato negli ultimi venti anni.
I nomi più noti sono tutti, o quasi, presenti. Accanto ad essi si trovano autori meno conosciuti ma in ogni caso importanti per la comprensione non solo della poesia italiana, ma del mondo in cui viviamo. Ad alcuni poeti sono stati dedicati due o addirittura tre saggi. Questa scelta non intende istituire una gerarchia di valori, ma esprimere, da parte di Damiani, un’opzione soggettiva, sia come particolare consonanza con i poeti, sia, e ancor di più, come possibilità di sviluppare al meglio pensieri che gli stanno a cuore. È presente anche un poeta dialettale, Raffaello Baldini, al quale, unico, è stato dedicato un vero e proprio saggio. E questo, davvero, ha un significato valutativo. Damiani, infatti, considera Raffaello Baldini il maggior poeta italiano degli ultimi decenni, la voce più originale e potente, viva e insieme spiazzante. Nel libro sono anche presenti saggi su libri di saggi. Il pericolo era costituito dal rendere la parola evanescente, pericolo superato dall’intensa partecipazione di Damiani al travaglio critico dei saggisti analizzati e al comune impegno per la valorizzazione di quel bene oggi così poco apprezzato che è la poesia.
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