Tre racconti sostanziati da un’identica idea artistica: l’angoscia che la vita possa cadere nel nulla con la conseguente dissoluzione del soggetto.
L’io narrante, all’interno dell’equazione tra malattia e vita, visibile anche nello stile, cerca nella relazione con gli altri lo strumento per acquisire identità e lo trova nell’amicizia e nell’arte.
Lo stesso colloquio con il lettore si iscrive in questo cammino che, attraverso molteplici esperienze umane e lavorative, giunge a condurre il protagonista a rintracciare la propria missione.
La scrittura, pertanto, si presenta contemporaneamente come catarsi e come realizzazione di chi è riuscito, nonostante le difficoltà, a tradurre i propri sogni in realtà (Giulio Greco).
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