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Tanyol è uno dei poeti più fieramente stambulioti – “İstanbullu”, in turco – della letteratura di oggi. La sua poesia rivela una simbiosi perfetta fra un immaginario europeo, una cultura di stampo francese e una conoscenza profonda dell’eredità letteraria ottomana e turca. Questa simbiosi fa sì che Tanyol sia difficilmente incasellabile in generi e correnti specifiche, sebbene la sua attività nei primi anni Ottanta sia andata nella direzione di una poesia lontana dalle rigidità del realismo socialista, di stampo lirico e profondamente introspettivo. Per i poeti della “generazione degli Anni Ottanta,” di cui Tanyol è l’esponente più raffinato, la poesia è un modo per osservare il mondo a partire dalla propria interiorità. La sua voce regala al verso una musicalità e una fluidità difficili da imitare (dalla prefazione di Nicola Verderame).
Notizia biografica
Tuğrul Tanyol è nato a Istanbul nel 1953. Ha studiato nei licei Saint Joseph e Kabataş Erkek Lisesi, laureandosi in Sociologia nella prestigiosa Università del Bosforo nel 1977, per poi conseguire il dottorato all’Università di Istanbul. Attualmente insegna all’Università Yeditepe, sempre a Istanbul. Ha cominciato a scrivere versi negli Anni Settanta, ma ha esordito nel decennio successivo con la pubblicazione della raccolta “Elinden Tutun Günü” (“Tenete il giorno per la mano”, 1983). Il suo secondo libro, “Ağustos Dehlizleri” (“I labirinti di agosto”, 1985) ha ricevuto il premio di poesia “Behçet Necatigil”. Tradotto in numerose lingue, partecipa regolarmente a festival internazionali, in particolare in Sud America, dove la sua antologia “Los laberintos de agosto y otros poemas” (2003) è stata accolta con entusiasmo.
Accanto alla poesia, Tuğrul Tanyol ha pubblicato numerosi interventi di teoria e critica letteraria, di recente raccolti nel libro “İyi Şiir Koalisyonu” (“La coalizione della buona poesia”, 2015), ed è stato fra i promotori di riviste letterarie che hanno avuto un profondo impatto sul panorama della poesia turca dagli Anni Ottanta a oggi. La sua ultima raccolta, “Gelecek Günlerin Şarabı” (“Il vino dei giorni a venire”, 2015) ha ricevuto il prestigioso premio di poesia Metin Altıok 2016.
vincitore del premio alla carriera "Europa in versi", Como 2017
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GIULIANO LADOLFI EDITORE s.r.l.
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