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Giuseppe Carracchia è nato nel 1988 ed è cresciuto a Palazzolo Acreide, sui monti Iblei.
Ha poi studiato a Bologna, a Catania, dove si è laureato in lettere moderne con una tesi di Antropologia Culturale, e a Torino dove ha conseguito la laurea magistrale in Filologia Italiana, con un lavoro che ha ottenuto la dignità di stampa (La rosa di Gerico. Stili e metriche nel primo Fortini).
Prima di Prova del nove, del quale un’anticipazione è uscita su «Atelier», n. 78 (giugno 2015; con una nota di G. Ladolfi), ha pubblicato alcune raccolte, tra le quali Il verbo infinito (Prova d’Autore, Catania, 2010), e una plaquette in edizione fuori commercio dal titolo La virtù del chiodo (L’Arca Felice, Salerno, 2011; pref. M. Fresa).
Suoi testi sono inseriti nella Generazione entrante. Poeti nati negli Anni Ottanta (con intr. di M. Merlin, Ladolfi, Borgomanero, 2011) in Post '900. Lirici e narrativi (con intr. di A. Rivali; Ladolfi, Borgomanero, 2015), e in altre antologie, e hanno ottenuto alcuni riconoscimenti (tra i quali il Premio Lerici Pea giovani nel 2011). Tra gli altri scritti: Bellezza e utilità (in Scrivere per il futuro ai tempi delle nuvole informatiche, AA.VV., Fara, 2012), e L’adeguato (in Il valore del tempo nella scrittura, AA. VV., Fara, 2011). Giurato per il premio di poesia Faraexcelsior (2011-2013), collabora con piccoli editori.
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GIULIANO LADOLFI EDITORE s.r.l.
Corso Roma 168
28021 Borgomanero (NO)
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